Introduzione
Rete Europea contro il crimine organizzato a sostegno degli operatori che gestiscono i beni confiscati alla mafia.
Ccc nasce l’8 novembre del 2012 per promuovere la costruzione di una rete della società civile e delle istituzioni contro la criminalità organizzata. Ancora oggi si batte per l’affermazione di un’economia sociale e partecipata, soprattutto tra i giovani, e la nascita di una nuova cultura nelle terre che sono, o sono state, caratterizzate da una forte presenza della criminalità organizzata.

La nostra storia

All’indomani dell’omicidio del segretario regionale del PCI in Sicilia, l’On. Pio La Torre, e del suo collaboratore Rosario Di Salvo, avvenuto il 30 aprile del 1982, il Parlamento italiano vara la legge Rognoni-La Torre, che indica la misura della confisca dei beni senza prevederne la destinazione sociale.
Nel 1996, in seguito alla raccolta di firme a sostegno della legge d’iniziativa popolare promossa da Libera, il Parlamento vara la L. 109/96 per il riutilizzo sociale dei beni confiscati. Questa Legge ha rilanciato l’efficacia del movimento antimafia che da allora ha potuto gestire i beni confiscati al fine di affrancare i territori dal potere mafioso nonché promuovere il lavoro dignitoso e lo sviluppo di aziende socialmente responsabili.
In questo contesto, Ccc decide di creare una rete europea nel cuore politico e istituzionale dell’Europa con lo scopo di:

  • sostenere gli operatori che gestiscono i beni confiscati alla mafia in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia;
  • dimostrare ai cittadini che è possibile uno sviluppo trasparente, sostenibile e democratico che favorisca la crescita economica e sociale;
  • rafforzare tra i cittadini la fiducia nel ruolo delle cooperative e delle altre imprese dell’economia sociale;
  • unire la società civile e gli attori dell’economia sociale di tutta l’Europa per sconfiggere l’influenza economica della criminalità organizzata;
  • aumentare la consapevolezza tra i cittadini dell’Unione europea della crescente minaccia alla democrazia e allo Stato di diritto che deriva dalla criminalità organizzata transfrontaliera,
  • esportare in tutta Europa il modello di riutilizzo dei beni confiscati alle mafie (L. Rognoni-La Torre).

Se vuoi saperne di più sulla mission e sugli obiettivi di Cultura contro camorra, puoi leggere lo Statuto & il Manifesto.